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2009-09-14 15:30:11 - News
Lancio di una ricerca Anglo-Italiana su effetti collaterali di farmaci nel cane
Alcuni ricercatori a Lincoln e Milano hanno intrapreso un nuovo studio che riguarda gli effetti collaterali sul comportamento di alcuni farmaci impiegati per i cani.
Molti farmaci sono stati adattati in modo da risultare sicuri per l’impiego negli animali e non provocare evidenti danni, ma per alcuni di questi è noto che si possono manifestare effetti collaterali di tipo psicologico, che finora sono rimasti ampliamente inesplorati.
La Dottoressa Lorella Notari, Medico Veterinario che opera nella zona di Milano, in Italia, che sta svolgendo un Dottorato all’ Università di Lincoln, sta conducendo un nuovo progetto di ricerca che esamina le modificazioni del comportamento in cani che vengono trattati con determinati farmaci. I ricercatori sono particolarmente interessati agli effetti collaterali di un gruppo di farmaci comunemente usati come anti-infiammatori, conosciuti come corticosteroidi o ‘steroidi’. Questi farmaci vengono spesso usati in patologie cutanee, artriti o artrosi. Finora sono state raccolte delle prime evidenze sul fatto che questi farmaci potrebbero influire direttamente su diversi comportamenti legati a come i cani percepiscono gli stimoli sociali e l’ambiente. Il team di ricerca sta dunque proseguendo in questa direzione con il lancio di un questionario online che ha lo scopo di raccogliere informazioni fornite dai proprietari di cani che soffrono di queste patologie. Il Professor Daniel Mills, del Dipartimento di Scienze Biologiche dell’ Università di Lincoln, afferma: “Lo scopo dello studio è quello di reperire un ampio numero di proprietari i cui cani stiano attualmente assumendo terapie per forme di artriti, artrosi o problemi dermatologici. Abbiamo bisogno di informazioni da proprietari che somministrano diverse terapie per esaminare se un certo farmaco è associato con specifiche modificazioni. Chiedendo ai proprietari informazioni su una serie di risposte comportamentali indirette che possono osservare mentre il cane è in terapia, possiamo calcolare la possibilità che un certo farmaco sia associato con un maggiore rischio di avere determinate modificazioni nel comportamento e se questo è compatibile con le nostre precedenti osservazioni. In una fase successiva testeremo questa associazione con test comportamentali appositamente ideati su cani i cui proprietari aderiranno volontariamente.”

I proprietari di cani che desiderano partecipare alla ricerca possono compilare il questionario sul sito http://www.dog-behaviour.org


Fonte: Dog-behaviour.org







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